Contratti Software e del Web
Consulenza legale per la redazione e gestione di contratti software e informaticiA cura dell'avvocato Nicola ferrante
Il Cloud interessa alle aziende, ma è ancora percepito come poco sicuro, perché i contratti che vengono siglati con i fornitori del servizio non offrono le garanzie di cui le aziende hanno bisogno, come rivela l’ultimo studio di Gartner, intitolato “Cloud contracts need security service levels to better manage risk”.
Spesso i contratti del Cloud, in particolari quelli per il software as a service (SaaS), presentano termini ambigui in merito al mantenimento della confidenzialità dei dati, della loro integrità e del loro recupero dipo un eventuale incidente o perdita, sostiene Gartner, e questo rende gli utenti dei servizi Cloud scarsamente soddisfatti. E' anche più difficile per i fornitori gestire il rischio e difendere la propria posizione di fronte a enti egolatori e società di auditing.
Gartner consiglia in generale alle aziende che si rivolgono a fornitori Cloud di esigere che sia messo per iscritto un impegno a garantire specifici servizi che possono rendere il contratto più soddisfacente, come la protezione dall’accesso non autorizzato da parte di terzi, la certificazione annuale degli standard di security o lo svolgimento di regolari test delle vulnerabilità.
La società del gruppo Gdf Suez, che opera nel mercato italiano della vendita di gas naturale ed energia elettrica, ha introdotto nella sua rete commerciale una soluzione integrata di prodotti e servizi targata Olivetti che permette di siglare i contratti direttamente in formato elettronico, senza la necessità di un originale cartaceo, tramite apposizione della firma grafometrica su specifici tablet, gli Olipad Graphos, di cui proprio in queste settimane l'azienda sta dotando tutti i suoi agenti sul territorio.
Quella progettata per Gdf Suez Energie è una soluzione integrata hardware e software, ha spiegato Paolo Crini, responsabile Product line applicazioni e soluzioni software di Olivetti: «Dal lato hardware i tablet, dotati di uno speciale sensore e di un'apposita penna, permettono di apporre la firma scrivendo direttamente sullo schermo. Grazie ai sensori elettromagnetici presenti nei tablet, non viene acquisita solo l'immagine ma vengono rilevati anche alcuni parametri fondamentali per valutare l'autenticità di una firma, per esempio in tribunale: pressione, ritmo, movimento, velocità, accelerazione, ovvero tutte quelle caratteristiche che rendono unica e irripetibile una firma e consentono di ricondurla con estrema precisione a chi l'ha generata».
Office 2013 può essere legalmente trasferito da un computer a un altro.
I nuovi termini licenziatari sgombrano il campo da ogni caveat e lasciano al cliente la libertà di poter cambiare computer, nel caso di guasto o per gusto personale. L'unico limite è che si proceda almeno ogni 90 giorni, a meno che non subentri un problema tecnico e allora è tollerato minor tempo. Ovviamente si possono anche trasferire il software e la licenza correlata a un'altra persona, se si è primi licenziatari.
"Sebbene l'accordo di licenza che accompagna Office 2013 sarà aggiornato con la prossima versione, questo cambiamento è effettivo da subito e si applica a Office Home and Student 2013, Office Home and Business 2013, Office Professional 2013 e le applicazioni Office 2013", si legge sul blog ufficiale dell'azienda. "Le opzioni di trasferimento sono equivalenti a quelle che si trovano in Office 2010".
Sul fronte commerciale sarà evidente il vantaggio per Office 2013, e forse ridimensionato quello di Office 365, che può essere installato su ben cinque dispositivi.
Chi compra Office 2013 non può più cambiare computer, pena la perdita della licenza della suite per l'ufficio. Dopo la pubblicazione dei termini di contratto relativi a Office 2013 si è infatti appreso che le copie retail di Office 2013 sono indissolubilmente legate al computer su cui vengono installate la prima volta.
La differenza è tutta nelle prime clausole del contratto del nuovo Office. "La licenza software viene ceduta in modo definitivo al computer con licenza. I componenti del software vengono concessi in licenza come singolo prodotto. Il licenziatario non potrà separare o virtualizzare i componenti e installarli su computer diversi" si legge nelle condizioni. Il contratto include anche chiaramente la domanda "È possibile trasferire il software su un altro computer o a un altro utente?" e la risposta è che "non è possibile trasferire il software su un altro computer o a un altro utente. Il licenziatario può trasferire direttamente a un terzo solo il software come installato sul computer con licenza".
Diversamente, i clienti in possesso di qualsiasi versione retail di Office 2010 e precedenti infatti potevano riassegnare una licenza ogni volta che, per esempio, sostituivano un PC vecchio con un modello più recente, oppure nel caso in cui il computer venisse smarrito o rubato.